Ci sono giornate normali che diventano indimenticabili grazie all’incontro con una persona speciale ed è ciò che è accaduto all’ITI Hensemberger dove abbiamo chiacchierato con Giacomo Di Girolamo del suo ultimo libro: L’invisibile. Giornalista e scrittore, Di Girolamo si occupa di mafia, criminalità organizzata e corruzione, collabora con La Repubblica e Il Sole 24 ore, con Tp24.it e Radio RMC 101. Durante l’incontro si è definito un giornalista “residente” perché ha scelto di restare nella sua Sicilia per raccontare ciò che vede; pratica, insomma, un giornalismo a km zero.
Oltre a raccontare se stesso, ha parlato a lungo del protagonista del suo libro, Matteo Messina Denaro di cui è considerato il biografo: ultimo dei boss di Cosa Nostra, latitante da venticinque anni, spietato pupillo di Totò Riina, protagonista di una nuova mafia, quella silente, quella che non spara e non fa stragi ma si arricchisce con le truffe all’Unione Europea, il gioco d’azzardo, le fonti energetiche, quella che Di Girolamo chiama la Cosa Grigia.
Ha parlato anche di paura e di passione, della felicità di chi fa bene il proprio mestiere invitando i ragazzi a partecipare, ad aprire lo sguardo sulla meraviglia che ci circonda, a documentarsi e a studiare seriamente, ad essere veri ribelli esercitando la capacità di concentrazione in un mondo che corre velocemente.
La scuola si assume l’impegno di far riflettere i giovani sulla società attuale, perché non diventino “pesci che non conoscono l’acqua in cui nuotano” e l’incontro di oggi è stato, in tal senso, illuminante.