Film di Brian Percival – Usa, Germania 2013
Germania, poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Liesel Meminger viene lasciata dalla madre, perseguitata dal regime hitleriano per le convinzioni politiche, ai coniugi Hans e Rosa Hubermann. L’impatto con la nuova condizione di “figlia adottiva” le crea un notevole disagio, aggravato dal fatto che la bambina è analfabeta e, per questo, oggetto di scherno da parte dei compagni di scuola. Grazie ad Hans, uomo che ha sempre rifiutato di iscriversi al partito nazista, Liesel impara a leggere e a coltivare il suo innato amore per i libri; amore che la spinge a recuperarne alcuni dal resto di un rogo alimentato dai nazisti contro la cultura, poi a introdursi furtivamente nella villa di Frau Heinrich, moglie del borgomastro del villaggio, anche lui fanatico nazista. Una sera arriva in casa Hubermann Max, giovane ebreo in fuga, figlio di un amico di Hans. Viene tenuto nascosto e il suo soggiorno sarà fondamentale per la crescita culturale e umana di Liesel: attraverso gli insegnamenti di Max la bambina apprende come la lettura e le parole siano importanti per rendere meno pesante l’esistenza. Dopo che Max ha lasciato la famiglia Hubermann, la guerra porta morte e distruzione e Liesel perde tutti i suoi cari in un bombardamento. Due anni dopo ritroverà Max, con il quale conserverà un’amicizia per tutta la vita, che terminerà a novant’anni, alla fine di un’esistenza con figli e nipoti e, soprattutto, con una carriera di scrittrice di successo mondiale.
Questa sera al Cinema Teatro San Rocco di Seregno : con un titolo così non potrei lasciarmelo scappare!